Ricerca svizzera contro il cancroIl nostro impegnoSosteniamo i ricercatoriProgetti di ricerca esemplariMuoversi è il miglior antidolorifico?

Muoversi è il miglior antidolorifico?

Quasi la metà delle donne che segue una terapia antiormonale dopo l’asportazione di un tumore del seno soffre di dolori articolari e muscolari. Possono essere evitati questi sgradevoli effetti secondari della terapia – facendo passeggiate regolari?

Nicolette Hoefnagels und Friedemann Honecker confidano di riuscire a coinvolgere nello studio 333 pazienti.

Alle pazienti con cancro del seno che hanno raggiunto la menopausa, dopo l’operazione viene prescritta per diversi anni una terapia antiormonale a base di inibitori dell'aromatasi se il loro tumore presenta recettori ormonali, come avviene nella maggior parte dei casi. I farmaci aiutano a prevenire una recidiva, ovvero una ricomparsa del tumore. Ma quasi la metà delle donne avverte gli effetti indesiderati della terapia: irrigidimento e dolori alle braccia o alle gambe.

Il motivo per cui i farmaci provocano dolori alle articolazioni non è ancora del tutto chiaro; tuttavia, spesso a causa dei disturbi le pazienti interrompono la terapia, spiega Friedemann Honecker del centro di senologia ZeTuP di San Gallo. È ampiamente dimostrato che l’attività fisica aiuta le pazienti trattate con terapia antiormonale a combattere i dolori e a renderli più sopportabili. Finora, però, non è stato provato che il movimento fisico abbia un effetto preventivo, ossia che sia utile anche a impedire la comparsa dei dolori, evitando quindi il rischio che la terapia venga interrotta precocemente.

Per rispondere a questo interrogativo, Honecker e Nicolette Hoefnagels, la coordinatrice dello studio dello ZeTuP, hanno ideato uno studio clinico con il sostegno finanziario della fondazione Ricerca svizzera contro il cancro. Tutte le partecipanti allo studio ricevono un contapassi. Il cosiddetto gruppo di controllo, costituito da metà delle partecipanti selezionate a caso, si porta dietro il contapassi per 24 settimane senza che sia indicato nulla sul display.

L'altra metà, il gruppo di intervento, partecipa a un semplice programma di esercizio fisico che comprende essenzialmente cinque passeggiate alla settimana ad andatura sostenuta della durata di mezz’ora ciascuna. Per aumentare la motivazione, il gruppo di intervento deve anche tenere un diario quotidiano e riceve ogni giorno dal contapassi l’indicazione se l'obiettivo previsto sia stato raggiunto.

Hoefnagels e Honecker, insieme al gruppo di lavoro cancro del seno del Gruppo svizzero di ricerca clinica sul cancro, confidano di riuscire a coinvolgere nello studio 333 pazienti nei prossimi tre anni. Dopodiché i ricercatori dovranno analizzare i dati. I risultati definitivi non saranno disponibili prima del 2022.

Riferimento del progetto: KFS-4268-08-2017