«Vogliamo sviluppare una terapia antitumorale esattamente su misura della persona malata»

Prof. Bachmann, Dr. Mohsen, di cosa vi occupate nel quadro della vostra ricerca?
MB: Vogliamo sviluppare una terapia contro il cancro fatta esattamente su misura del malato. Prendiamo come modello i processi che si mettono in moto quando il sistema immunitario riconosce e combatte i virus. Cerchiamo di «copiare» questi processi, solo che la risposta immunitaria non è diretta contro i virus ma contro le nanoparticelle.

MM: In un primo momento preleviamo del tessuto tumorale (biopsia) e osserviamo le caratteristiche delle cellule tumorali in laboratorio. Queste caratteristiche sono diverse per ogni tumore. Poi sviluppiamo nanoparticelle che sono fatte su misura per queste cellule tumorali e che innescano una reazione del sistema immunitario contro il tumore.

A quali tipi di cancro si mira in primo luogo?
MM: Cancro nero della pelle (melanoma), cancro del seno e tumori della testa e della gola.

MB: In alcuni studi precedenti su persone colpite da melanoma, abbiamo osservato che il principio funziona. Tuttavia, ha un effetto troppo debole se ci si concentra solo su una «debolezza» delle cellule tumorali. Ecco perché ora cerchiamo di aggredire il cancro da diversi lati contemporaneamente.

Quali sono le prossime tappe?
MB: Vorremmo condurre al più presto degli studi clinici con persone malate.

MM: Si tratta di ricerche molto costose. Siamo molto grati alle donatrici e ai donatori di Ricerca svizzera contro il cancro per il loro sostegno!

Che cosa La motiva?
MM: All'età di 34 anni mi sono ammalata di cancro del seno. Da allora mi dedico alla ricerca contro il cancro. Se dovessi avere una ricaduta, vorrei avere opzioni di trattamento migliori di quelle disponibili oggi e vorrei che anche altre donne con il cancro del seno potessero beneficiare di trattamenti migliori.